ristrutturare o costruire
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Meglio investire sul nuovo o comprare una casa da ristrutturare? La parola agli esperti



Investire sul nuovo o riqualificare il “vecchio”? Come ha risposto l’edilizia a questo dilemma? Semplice: sviluppando in parallelo entrambe le prospettive. Da una parte, infatti, il settore – negli ultimi anni – si è concentrato sull’architettura sostenibile e sul garantire alle nuove costruzioni le più moderne tecnologie green. Dall’altra si è dato da fare e ha schiacciato l’acceleratore sul recupero funzionale di intere aree e quartieri cittadini.  La sfida, in entrambi i casi, ha riguardato l’agire in maniera consapevole. E ha permesso di mettere a punto strumenti in grado di garantire agli immobili un impatto ambientale minimo (dalla produzione allo smaltimento) e, di conseguenza, limitati costi di gestione e manutenzione.
Per favorire l’adozione di dispositivi che strizzano sempre più l’occhio alla sostenibilità, il Governo ha fatto la sua parte. Mettendo in campo importanti benefici fiscali che hanno contribuito in maniera significativa al cambio di scenario. Uno su tutti? Il Superbonus 110%, che ha consentito agli italiani di detrarre le principali spese effettuate per l’installazione di impianti fotovoltaici, l’efficientamento energetico della propria abitazione e la ristrutturazione. Uno sconto di cui si potrà usufruire anche il prossimo anno, come si intuisce dalla bozza della Legge di Bilancio 2021. E che, per i prossimi dodici mesi, continuerà a essere accompagnato dal bonus verde, cioè l’agevolazione per giardini e terrazzi (che è stata confermata senza sostanziali modifiche rispetto agli scorsi anni nei limiti di spesa e nelle aliquote di detrazione), e dall’Ecobonus per interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Insomma, gli incentivi non mancheranno.

Detto questo, la questione è aperta: meglio acquistare una casa da ristrutturare o, piuttosto, una casa “chiavi in mano”? Per rispondere a questa domanda abbiamo bussato alla porta di Luca Pieracci, architetto e fondatore dello studio Ark3P e partner Tempocasa. «Come in ogni scelta – ha detto il professionista milanese – ci sono i pro e i contro. Ma in entrambi i casi il cliente può trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Acquistare una casa già ristrutturata consente di avere una soluzione “chiavi in mano” che non preveda ulteriori sforzi, se non quello – ovviamente – di trovare l’immobile che meglio sposi i propri gusti ed esigenze. Acquistare invece una casa da ristrutturare permette da un lato un impegno economico iniziale molto meno gravoso, dall’altro di modellare l’ambiente sulla base dei propri gusti. Senza contare il beneficio economico finale che la ristrutturazione comporta: una volta riposizionato sul mercato il valore dell’immobile sarà sicuramente aumentato. In generale comunque i diversi professionisti che si muovono sul settore sono ormai in grado di proporre soluzioni su misura specifiche per ogni progetto puntando, ovviamente, sulla qualità del risultato finale. E il cliente è diventato punto di partenza e punto di arrivo di questo nuovo modo di pensare». E se proprio dovesse scegliere? «Posso commentare solo dalla prospettiva del professionista e, in questo senso, non avrei dubbi. Un progetto di interior design chiavi in mano è la massima espressione a cui si può ambire. È come un foglio bianco che si può colorare semplicemente seguendo il proprio buon gusto».

Volendo offrire un altro punto di vista, non potevamo certo esimerci dal porre la stessa domanda a un altro protagonista del comparto del Real Estate: l’agenzia immobiliare. In questo caso a fare chiarezza è il project manager senior milanese di Gruppo Tempocasa, Lorenzo Toresani: «In questo momento non è semplice dire cosa sia meglio, di base resta una scelta molto soggettiva. Personalmente al netto del gusto, però, a livello economico comprerei un’appartamento da ristrutturare. Innanzitutto perché il prezzo non corrisponde all’effettivo valore dell’immobile che, con la ristrutturazione, può crescere tantissimo. Dunque si acquista a cifre inferiori rispetto al valore reale. Gli incentivi, poi, in questo momento sono importanti, purché si trovino l’impresa e la banca disposti a sostenerli. In tal caso si può anche arrivare a ottenere uno sconto immediato del 50% in fattura, il che è davvero conveniente. In questo modo il cliente che ristruttura ha la casa che vuole, la valorizza e risparmia: in un momento contraddistinto da un mercato oscillante se si compra bene, si ristruttura e si detrae, non si sbaglia. E nel caso in cui si voglia rivendere, si mette sul mercato un immobile che si vende all’istante. Certo, è interessante anche comprare un appartamento chiavi in mano, già ristrutturato. Soprattutto oggi, con i tassi di mutuo che sono talmente bassi da ammortizzare l’investimento».