Dpcm 3 novembre e agenzie immobiliari: cerchiamo di capirne insieme di più



Da domani fino al prossimo 3 dicembre saranno in vigore le misure previste dal DPCM 3 novembre 2020. Ma quali sono le conseguenze per le agenzie immobiliari? Come si dovranno gestire appuntamenti e visite agli immobili?

Stando alle prime comunicazioni ufficiali, l’attività delle agenzie immobiliari – anche quelle che operano nelle zone rosse individuate dal nuovo testo – non subirà alcuno stop. Dovranno però essere rispettate una serie di misure atte a tutelare la salute di lavoratori e clienti. In prima battuta è obbligatorio predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione ed è necessario far sottoscrivere a chiunque entri in agenzia la relativa informativa.

L’accesso dei clienti in agenzia dovrà avvenire solo tramite prenotazione, in modo da consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di persone in base alla capienza del locale. Si precisa, a questo proposito, che nei locali fino a 40 metri quadri può accedere una sola persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori, mentre negli uffici di dimensioni superiori ai 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando ove possibile i percorsi di entrata e uscita. Per le visite in loco è buona norma favorire sempre una prima visita virtuale e successivamente programmare visite con adeguate misure igieniche (misurazione della temperatura, utilizzo di guanti e mascherine, ecc.).

Nelle aree di attesa è consigliato mettere a disposizione prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei clienti, con la raccomandazione di procedere a una frequente igienizzazione delle mani. Per le riunioni (con utenti esterni o interni) vanno invece sempre preferite le modalità a distanza. In alternativa dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza di almeno 1 metro e l’uso della mascherina.

5.11 | Il comunicato stampa della Consulta

Considerata la situazione attuale, la Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare si è riunita per discutere dell’andamento del mercato immobiliare e delle ripercussioni sull’operatività della categoria causate dal periodo pandemico.

Nella nota stampa diffusa al termine della giornata di lavori si legge: “Riteniamo che garantire l’operatività delle agenzie immobiliari nel massimo rispetto dei protocolli disicurezza e delle regole comportamentali sia di strategica importanza a tutela della comunità soprattutto in questo periodo critico affinché sia assicurato ai cittadini quel servizio di utilità sociale nella ricerca di un bene di prima necessità qual è il bene casa”.

Leggi qui il comunicato stampa della Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare

5.11 | Il parere di Immobiliare.it

Immobiliare.it ha dedicato un articolo sul suo blog per chiarire cosa cambia per chi è alle prese con la ricerca di una casa con il nuovo DPCM. Nel testo comparso sul portale numero uno d’Italia si legge: “Nelle regioni classificate come gialle e arancioni è consentito uscire per recarsi all’agenzia immobiliare, che resta aperta e operativa, così come sono concessi i sopralluoghi negli immobili a cui si è interessati“.

Meno chiara, scrivono, la situazione nelle zone rosse, per cui si attendono delucidazioni: “Se dovesse essere ritenuta simile a quella dello scorso maggio, il lavoro degli agenti e in particolare i sopralluoghi rientrerebbero nelle ‘comprovate esigenze lavorative’ per cui, a fronte di tutte le precauzioni che vanno prese per gli altri spostamenti, è consentito uscire di casa compilando l’apposito modulo di autocertificazione, che si può scaricare qui”. 

Quanto all’autocertificazione, precisano, “il cliente che raggiunge agenzia o luogo della visita dovrebbe – a differenza dell’agente per cui il motivo dello spostamento è “Comprovate esigenze lavorative” – scegliere l’opzione “Altri motivi ammessi” specificando la visita con finalità di acquisto o locazione. 

Chiude l’articolo un suggerimento: “In attesa di ulteriori chiarimenti da parte del Governo si possono inoltre chiedere delucidazioni alla Polizia locale, alla Questura o agli organi competenti, nonché verificare che non ci siano ordinanze comunali o regionali che limitano ulteriormente la mobilità”.

Leggi qui l’articolo completo di Immobiliare.it

5.11 | L’approfondimento di Regold

Regold – società di servizi per agenti immobiliari – in un approfondimento pubblicato questa mattina sul suo blog invita alla cautela. Nel lungo articolo, che si propone di fare chiarezza sulla situazione, il portale precisa che – in questo scenario – “la differenza sostanziale la fa proprio il meccanismo di classificazione delle regioni. Gli agenti immobiliari sono costretti ad adattarsi allo scenario di gravità territoriale. Per chi opera nelle regioni gialle e arancioni, è sicuramente possibile tenere aperta l’agenzia al pubblico e ricevere i clienti sia in ufficio che presso gli immobili da visitare. Ovviamente è importante la sicurezza: distanziamento interpersonale di almeno un metro, mascherina correttamente indossata, disinfezione frequente delle mani ed evitare di esporsi a persone che manifestano sintomi”.

E per gli agenti immobiliari che si trovano nelle regioni rosse? Regold scrive che “la situazione non è limpida“. Ma, in attesa di chiarimenti precisi da parte delle istituzioni, specifica che “l’apertura delle agenzie al pubblico è sempre consentita“.

Allo stesso modo sono permesse le visite agli immobili, per cui si dice: “Prendendo spunto dall’esperienza della primavera, all’epoca della Fase 2 ci si era arrovellati sulla possibilità di concordare un appuntamento in loco coi clienti. Alla fine, si era capito che le visite agli immobili (anche occupati) erano consentite. Essendo una situazione molto simile, possiamo applicare un’analogia e aspettarci un via libera agli appuntamenti sul posto. Prendendo spunto dall’approccio di maggio, gli agenti immobiliari in zona rossa possono portare i clienti in visita con l’accortezza di avere con sé l’autocertificazione e con le cautele necessarie (mascherina, distanziamento e via dicendo). La fattispecie rientrerebbe, infatti, nelle comprovate esigenze lavorative”.

Leggi qui l’articolo completo di Regold

4.11 | Comunicato stampa Fiaip

Da parte di Fiaip – la Federazione italiana agenti immobiliari professionali – nessuna perplessità: il nuovo DPCM non tocca in nessun modo le agenzie immobiliari, che possono continuare a svolgere la loro attività di mediazione immobiliare. In una nota ufficiale della Federazione si legge: “È immutata la possibilità di operare indipendentemente dal colore delle zone. È sempre consentita la visita degli immobili seguendo le normali norme di prevenzione igienico-sanitarie e le disposizioni locali”. Questo perché, si precisa, “il DPCM 3 novembre 2020, che ha validità fino al 3 dicembre 2020, non prevede misure che si rivolgono specificatamente a chi svolge l’attività di mediazione immobiliare”.

Una raccomandazione chiude però la nota stampa ufficiale della Fiaip: quella di “verificare le eventuali ordinanze regionali e/o comunali a cui faranno fede eventuali misure restrittive”.

Leggi qui il comunicato stampa ufficiale Fiaip