HR | La “new normality”: come sono cambiate ricerca e selezione del personale?



Il mercato del lavoro è in continuo mutamento e, soprattutto negli ultimi due anni, si è evoluto seguendo passo dopo passo le conseguenze dello scoppio improvviso della pandemia: su tutte, digitalizzazione e necessità di maggiore certezza.

Una manciata di giorni fa il dipartimento HR di Gruppo Tempocasa ha preso parte all’annuale Forum delle Risorse Umane, il principale appuntamento italiano dedicato ai temi del Lavoro e del People Management.

A parlarci di quanto è emerso nel corso dell’evento è Francesca Ravasi, HR manager biancoverde dal 2019: «Il distanziamento fisico e le restrizioni imposte hanno portato cambiamenti importanti. Molte delle attività tradizionali sono state spostate nell’ambiente virtuale e, tra queste, anche il recruiting classico delle nuove risorse. Spesso la transizione è stata imposta, ma questo non vuol dire che si tornerà automaticamente indietro. Molte aziende, tra le quali Gruppo Tempocasa, hanno trovato questi nuovi metodi non solo efficaci, ma estremamente utili per risparmiare tempo e denaro visto l’abbattimento dei limiti geografici e territoriali. Il nostro gruppo, durante la pandemia, non ha mai smesso di cercare e inserire nuovi collaboratori, in controtendenza rispetto all’andamento del mercato (eccezion fatta per il settore sanitario). Abbiamo quindi ottimizzato il momento per raccogliere numerose candidature da persone che volevano rimettersi in gioco (provenienti principalmente dal settore H.O.R.E.C.A e che, purtroppo, avevano perso il lavoro). Questo ci ha permesso, anche in pandemia, non solo di incrementare il numero di collaboratori all’interno del Gruppo, ma anche di sperimentare modalità di inserimento e affiancamento innovative», spiega.

«Proporre collaborazioni senza nemmeno vedersi di persona e senza la consueta stretta di mano è stata una sfida. Ma i recruiter e i manager biancoverdi si sono fidati delle loro competenze e i risultati sono stati positivi».

Dal Forum è emerso come le aziende stiano vivendo un post pandemia molto simile. Da un lato il business necessita di incrementare le assunzioni, dall’altro la concorrenza è sempre più agguerrita (le offerte di lavoro sono aumentate del 30% e quelle dell’immobiliare hanno avuto picchi fino al 110%). In questo contesto è fondamentale automatizzare tutti i processi con grandi investimenti: intelligenza artificiale per scremare i CV e abbattere il time to hire (tempo di inserimento), nonché piattaforme per l’engagement dei dipendenti: «Velocità e comodità nella consultazione dei dati. Questa è la chiave per acquisire in minor tempo più curriculum e puntare sicuri sul profilo ideale per saperlo poi trattenere.

Oltre a questo, però, vi sono altre riflessioni ben più profonde da fare. Sembrerebbe, infatti, che i candidati siano passati da una ricerca di “brand” a valutare il datore di lavoro sulla base dell’offerta in sé: possibilità di lavorare da casa o in smartworking, welfare aziendali importanti, benefit, flessibilità oraria e di attività. Le persone, in definitiva, cercano un ambiente aziendale sempre più vicino ai loro ideali.  Questo si nota su tutte le generazioni: le persone desiderano riappropriarsi della loro vita, anche lavorativa, senza scendere a troppi compromessi. Pur di farlo, provano qualche giorno il contesto lavorativo e, se non risulta in linea con le loro aspettative, lasciano l’azienda. Di contro, capita che i collaboratori non sappiano davvero ciò che cercano veramente: parlano di carriera e crescita, di work-life balance e di compensi economici, eppure spesso non sono soddisfatti e abbandonano anche se le loro esigenze vengono soddisfatte. In questo contesto le imprese, se vogliono risultare attrattive e assumere personale di qualità, devono necessariamente essere in grado di ascoltare profondamente i candidati e le persone al loro interno, rivedendo offerte, modalità lavorative e logiche di retention.

Diventa fondamentale, quindi, comunicare al personale con autenticità, trasparenza ed efficacia i propri valori e cosa significa lavorare nella specifica realtà. Bisogna affidarsi a partner innovativi, in grado di proporre alternative sia sul versante comunicazione & marketing sia su quello IT e strumenti. Diventa strategico andare oltre le strade sempre percorse e, con coraggio, sperimentare novità, HR & Business insieme».

 

Intervista a:

Francesca Ravasi
HR manager di Gruppo Tempocasa