BONUS CASA 2021 | AGEVOLAZIONI PROROGATE



Il 2022 si prospetta un altro anno interessante per chi decide di comprare o ristrutturare casa. Dal 2016 in avanti, infatti, lo Stato ha adottato una serie di agevolazioni che hanno aiutato e aiutano tuttora gli italiani. Tanto per iniziare il Governo – con la Legge di Bilancio 2022 – ha confermato gran parte dei Bonus casa 2021, protraendone la validità per l’intero 2022. Per alcuni sono cambiate le regole, altri sono stati semplificati.

A guidarci in una breve ma esaustiva panoramica è il consulente fiscale Antonino Vacirca, da anni al fianco di molti collaboratori Tempocasa. «Il primo sconto ancora in vigore è il Bonus mobili, prorogato ma con modifiche. Il limite di spesa è sceso da 16.000 a 10.000 euro e la detrazione Irpef è del 50% sulla spesa per l’acquisto di elettrodomestici e arredi per le case in ristrutturazione. Si potrà quindi usufruire del bonus con le seguenti limitazioni relative alla classe energetica: non dovrà essere inferiore alla classe A per i forni, alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla F per i frigoriferi e i congelatori».

«Le conferme arrivano poi per il Bonus ristrutturazioni al 50%, l’Ecobonus e il Sisma. Tra le agevolazioni più richieste per i lavori all’interno delle case c’è il primo bonus citato. Si tratta di una detrazione fiscale del 50%, per un massimo di spesa di 96.000 euro, per il recupero del patrimonio edilizio. Parliamo, perciò, di manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici condominiali, straordinaria su singoli appartamenti, di recupero e restauro conservativo». La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi. Da ricordare, inoltre, che lo sconto non può essere cumulato con altre agevolazioni previste per gli stessi interventi.

L’Ecobonus, dal canto suo, permette di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile e prevede una detrazione dal 50% al 65%, in base ai lavori: «Questa agevolazione è valida per chi svolge lavori per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale». In terza battuta, è stato prorogato anche il Sisma bonus: «È stato pensato per aumentare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici nelle zone soggette a terremoti. La detrazione varia in base alla tipologia di lavoro e parte da un minimo del 50% per arrivare fino all’80%».

Per il 2022 è stato riconfermato inoltre il Superbonus 110%, con regole differenti tra condomini e immobili residenziali indipendenti: «Nello specifico riguarda le spese sostenute a fronte di interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici. Questo incentivo è stato esteso anche alle case unifamiliari e, di conseguenza, sono stati cancellati riferimenti a tetti Isee e limitazioni all’abitazione principale. L’unico vincolo stringente riguarda i lavori: il 30% deve essere effettuato entro il 30 giugno 2022».

Tra le ultime proroghe troviamo due dei bonus più richiesti. Il primo, valido per il rinnovo delle facciate degli edifici, subisce un taglio dal 90% al 60% per il 2022, senza limiti di spesa. Il secondo è stato pensato per la sistemazione del verde di giardini privati e condominiali. La detrazione Irpef è pari al 36%, fino a un tetto massimo di spesa di 5.000 euro. Non manca neanche il Bonus idrico, che garantisce un rimborso fino a un massimo di 1.000 euro per: fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica, incluse le opere idrauliche e murarie e lo smontaggio e la dismissione di quelli già presenti; fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, soffioni doccia e colonne doccia insieme alle eventuali opere idrauliche e murarie e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi già esistenti.

A questo lungo elenco si aggiunge la vera novità 2022: il Bonus barriere architettoniche. Una misura che prevede una detrazione del 75% applicata sulle spese sostenute per adeguare luoghi di lavoro o abitazioni private/condominiali alle necessità delle persone con disabilità. Per potere ottenere questa agevolazione le spese devono essere effettuate nel 2022 e la detrazione si divide in cinque quote annuali di pari importo, da riportare nella dichiarazione dei redditi. I limiti di spesa variano in base al tipo di edificio: 50.000 euro per le villette, 40.000 euro per appartamenti in piccoli condomini e 30.000 euro per abitazioni in palazzi con oltre otto unità.

E non finisce qui. Perché la manovra finanziaria voluta dal Governo ha introdotto nuove osservanze per chi opta per la cessione del credito e lo sconto in fattura. A partire dal 12 novembre 2021 è stato introdotto il Decreto anti-frode (DL 157/2021): se si usufruisce di Superbonus 110%, Sisma bonus, Ecobonus, Bonus facciate o ristrutturazione, bisogna presentare il visto di conformità e l’asseverazione di congruità delle spese sostenute. La Legge di Bilancio ha anche stabilito che non servono i due documenti citati sopra se si opta per uno sconto o per la cessione in lavori in edilizia libera, nonché per lavori di importo inferiore a 10.000 euro. In conclusione, bisogna ricordare che non è prevista la possibilità di sconto in fattura o di cessione del credito per Bonus mobili e Bonus verde.

 

Antonino Vacirca - consulente fiscale

Intervista a:

Antonino Vacirca
Consulente fiscale dello studio Vacirca 
Da anni collabora con la rete Tempocasa, affiancando gli agenti nell’attività di intermediazione immobiliare.