Mutui e tassi di interesse, lo scenario italiano tra 2021 e 2022



Il nuovo anno è iniziato da poco più di un mese e come sempre è tempo di bilanci per il settore dei mutui. Il 2021 ha visto, nonostante la continua situazione di emergenza sanitaria ed economica causata dal Covid-19, numerose famiglie fare richiesta di un finanziamento. Insomma, è stato un anno conveniente per acquistare casa sottoscrivendo un mutuo.

Ma rispetto all’anno precedente ci sono state alcune novità: le richieste di surroga (trasferimento di un mutuo già in essere in un’altra banca con condizioni più vantaggiose) sono diminuite notevolmente. Infatti, secondo l’ABI – Associazione italiana bancaria –, si parla di meno del 25% totale delle richieste effettuate. A dimostrazione che le famiglie che volevano ridurre il peso delle rate lo hanno già fatto negli scorsi anni. Ma i numeri che hanno segnato, quasi un record, riguardano la fascia di età compresa tra i 25 e i 36 anni. Sono loro i più attivi nella richiesta dei finanziamenti e hanno, di fatto, trainato l’intero settore con il 42% delle richieste totali. L’età media è scesa dai 40,5 ai 39 anni. Questo effetto è sicuramente dato dai tanti incentivi messi loro a disposizione.

Il 2022 è iniziato sull’onda del quarto trimestre 2021: i tassi fissi, al momento, sembrano essersi stabilizzati dopo gli ultimi mesi che li avevano visti in rialzo. Nel 2021 c’è stato un incremento di circa mezzo punto percentuale negli ultimi dodici mesi. Gli indici di riferimento dei prestiti a tasso variabile, gli Euribor, a dicembre 2021 hanno raggiunto un nuovo minimo storico fissandosi a -0.58%.

Vediamo quindi nel dettaglio l’andamento dei tassi in queste prime settimane. Nel breve periodo l’andamento dell’Euribor è passato da -0,551% a -0,548%, anche a un anno si segnala una leggera variazione verso l’alto passando da -0,314% a -0,310%. Per quanto riguarda gli indici Eurirs segnalano un rialzo fino a dieci anni dove l’indicatore è passato da 0,65% a 0,72%, mentre a trent’anni è in rialzo da 0,58% a 0,67%.

A darci un’idea dell’anno che è stato anche Carlo Chidini, presidente della nostra società di mediazione creditizia Più Mutui Casa: «Il 2021 è stato in ogni caso positivo per il settore dei mutui. In Italia tutto il comparto, nonostante le richieste in leggero calo, ha visto una crescita dei volumi degli erogati. Il settore creditizio sta progressivamente tornando ai livelli pre-Covid grazie alla graduale ripresa dell’economia, dopo l’instabilità causata dalla pandemia. Per l’anno in corso ci si attende un’ulteriore crescita della domanda di credito da parte delle famiglie».

In conclusione, nel 2022 si assisterà a una tendenza che vedrà il continuo aumento dei tassi sul fisso. Secondo le previsioni, però, grazie alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa prorogate dal Governo le domande da parte dei giovani continueranno a spingere il settore. D’altro canto, anche la scelta effettuata della Banca Centrale Europea di non muoversi verso un rialzo dei tassi è un segno favorevole e dimostra come le politiche monetarie rimarranno propositive anche per tutto l’anno.

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