Da Milano, Isola vola nella classifica 2023 dei quaranta quartieri più cool al mondo di Time Out, piazzandosi in ottava posizione. «Prima di Expo 2015, molte persone non avrebbero avuto motivo di venire in questo quartiere», osserva Time Out. «Sette anni e un’intera riqualificazione dopo, Isola rivendica il titolo di quartiere più cool di Milano». E scala così la classifica del magazine inglese.
«Ciò che distingue questo quartiere è il modo in cui mantiene il suo cuore locale, mostrando senza filtri e senza pretese nuovo, vecchio, carattere e spigolosità», spiega Time Out, nel conferire il riconoscimento al quartiere milanese che, risorto dalle ceneri in tempi record, si trova appena a nord del centro città. Per essere precisi, Isola fa parte del Municipio 9, accanto a Bovisa e Niguarda, ed effettivamente spicca per conservare un’atmosfera autentica, a tratti decadente, e allo stesso tempo per aprirsi alle novità.
Strade strette, case a ringhiera della vecchia Milano, negozi etnici e gallerie indipendenti sfilano accanto a locali di tendenza e icone di design, dal place to be per aperitivi e serate Deus Cafè al ristorante di cucina lombarda in chiave contemporanea Ratana, passando per luoghi ormai storici come Frida e Blue Note. Senza dimenticare che in Isola hanno sede i quartier generali di aziende del calibro di Google e icone del design internazionale come il Bosco Verticale.
Vien da sé come che il quartiere Isola abbia acquisito appeal a livello immobiliare, attirando le richieste e alzando le quotazioni. D’altronde, comprare casa in questo quartiere rappresenta un ottimo investimento oggi e in prospettiva. Il risultato? La domanda registra un trend positivo, in aumento progressivo. Attualmente i costi vanno dai 6.000 euro al metro quadro in su.
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Se Isola è all’ottavo posto della classifica, ad aggiudicarsi la medaglia d’oro 2023 è stato il quartiere di Laureles, a Medellin, in Colombia, seguito sul podio da Smithfield, a Dublino, e da Carabanchel, a Madrid. Per stilare la graduatoria, Time Out ha interpellato ben 12mila persone e a loro ha chiesto quali fossero le aree metropolitane più meritevoli al mondo di essere visitate per shopping, attrazioni culturali, locali, intrattenimenti, sostenibilità e, soprattutto, per quel sentimento di comunità che va oltre le insegne e le facciate.
