ragazzo con la mano sul viso
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#IMPARACONTEMPOASS: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NELL’ASSICURAZIONE



Ogni volta che stipuliamo una polizza assicurativa ci proteggiamo dalle conseguenze finanziarie di eventi imprevisti e indesiderati. Ma come fanno le compagnie assicurative a stabilire l’importo del premio (cioè quello che viene pagato alla compagnia assicurativa per l’attivazione della polizza)? La risposta sta nella valutazione del rischio. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere con Tempo Assicurazioni, il nostro partner assicurativo!

Cos’è la valutazione del rischio?

La valutazione del rischio è il parametro che le compagnie assicurative adottano per determinare la probabilità e l’entità di un evento dannoso. La definizione di tale parametro è frutto dell’analisi di una serie di fattori che stabiliscono il potenziale danno economico e la frequenza con cui potrebbe verificarsi.

Le fasi della valutazione del rischio

Innanzitutto viene identificata la natura del rischio. Ad esempio, nel caso di un’assicurazione auto, i rischi potrebbero includere incidenti, furti o danni da calamità naturali.

Poi, viene identificato il danno effettivo. Questa fase coinvolge l’utilizzo di dati statistici e storici per stabilire la probabilità di occorrenza di un evento dannoso e la potenziale gravità delle sue conseguenze.

Infine, sulla base dei dati raccolti, la compagnia assicurativa stabilisce il premio adeguato per coprire il rischio. Il premio riflette la probabilità e l’entità del rischio, oltre ai costi operativi dell’assicuratore e al desiderato margine di profitto.

Criteri di valutazione del rischio 

Lo storico dei dati è essenziale. Grazie a grandi database, le assicurazioni analizzano le tendenze per fare previsioni accurate.

Dettagli personali come l’età e la storia clinica o di guida possono influenzare la valutazione del rischio, così come i fatti ambientali. Catastrofi naturali o crisi economiche modificano la percezione del rischio.

Inoltre, elementi come franchigie o limiti di copertura aiutano a bilanciare il rischio.

Valutazione del rischio: caso pratico

Mario Rossi, 28 anni, residente a Milano, decide di acquistare la sua prima auto, per la quale ha bisogno di una polizza assicurativa. Scopriamo come la compagnia assicurativa potrebbe valutare il suo profilo e determinare il premio.

Identificazione del rischio. 

Mario ha bisogno di un’assicurazione auto. I principali rischi associati sono incidenti stradali, furti, danni da calamità naturali e atti vandalici.

Quantificazione del rischio.

Dati storici. La compagnia assicurativa analizza i dati dei sinistri avvenuti a Milano negli ultimi cinque anni, notando un aumento dei furti d’auto nel quartiere di Mario.

Caratteristiche individuali. Mario ha conseguito la patente a 18 anni e non ha mai causato incidenti. Tuttavia, essendo un automobilista under 30, rientra in una fascia di età considerata a rischio maggiore.

Fattori ambientali. Milano ha un alto tasso di traffico e, come già detto, la zona dove abita Mario ha visto un aumento dei furti d’auto.

Modello di veicolo. Mario ha acquistato una Fiat 500, che è un modello molto richiesto e, di conseguenza, con un rischio di furto leggermente più elevato.

Calcolo del premio. Basandosi sui dati raccolti, la compagnia assicurativa determina che Mario ha un profilo di rischio medio-alto a causa della sua età, del modello di auto e della zona in cui risiede. Tuttavia, il record di guida impeccabile gioca a suo favore!

Dopo avere fatto tutte queste valutazioni, la compagnia assicurativa offre a Mario un premio annuo di 650 euro, con la possibilità di includere una franchigia per ridurre il premio o aggiungere ulteriori coperture come la protezione contro atti vandalici.