coppia di anziani sul divano
coppia di anziani sul divano

PENSIONE INTEGRATIVA: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE



Alla tua pensione mancano ancora molti, forse moltissimi anni. Oppure, al contrario, è un traguardo che taglierai a breve. In entrambi i casi, è bene arrivarci senza preoccupazioni. E, in entrambi i casi, la soluzione per non avere pensieri è una: la pensione integrativa

Magari ne hai già sentito parlare, magari no. Spesso – infatti – è un argomento sottovalutato. Eppure la previdenza integrativa è uno strumento fondamentale, che ti garantisce la giusta dose di serenità dopo aver smesso di lavorare.

Oggi ne parliamo con Vittorio Aiolfi, consulente di Tempo Assicurazioni – partner assicurativo di Gruppo Tempocasa – che risponde alle domande più comuni sull’argomento.

 

Partiamo dalle basi. Cos’è la pensione integrativa? 

Si tratta di una forma di risparmio pensionistico volontaria, che si affianca al sistema obbligatorio previsto per legge. Detto altrimenti, è uno strumento che ti permette di costruirti un futuro finanziario migliore.

Il cosiddetto fondo pensione è un vero e proprio salvadanaio, dove puoi versare periodicamente parte dei tuoi risparmi. A differenza del risparmio “semplice” sul proprio conto corrente, la pensiona integrativa funziona tramite un sistema di capitalizzazione: i versamenti vengono investiti e producono una rendita, che verrà erogata al momento della pensione.

Esistono diverse forme di previdenza integrativa, tra cui i fondi pensione delle categorie di settore, quelli aperti a tutti (collettivi o individuali) e i PIP, ossia i piani individuali pensionistici. 

 

C’è un momento giusto per iniziare a pensare alla pensione integrativa?

È risaputo che chi ben comincia è a metà dell’opera e questo principio si applica alla perfezione anche alla pensione integrativa. Il momento migliore per iniziare è non appena si comincia a lavorare. I vantaggi sono molteplici: più tempo per far crescere i risparmi attraverso gli investimenti, la possibilità di versare somme minori inizialmente e l’opportunità di accumulare una somma significativa nel corso degli anni.

 

Capita di essere preoccupati di perdere i propri risparmi. Come si può essere sicuri che non accada con uno strumento simile? 

Nel mondo degli investimenti il rischio zero non esiste. Tuttavia, ci sono modi per essere prudenti senza rinunciare a un potenziale guadagno. Uno strumento da considerare è la cosiddetta gestione separata all’interno di un fondo pensione. Questo approccio prevede un minimo garantito, che può offrire una certa protezione dagli eventuali ribassi di mercato. Sebbene non si possa eliminare completamente il rischio, la gestione separata rappresenta un’opzione per coloro che desiderano un equilibrio tra guadagno potenziale e sicurezza.

 

E dal punto di vista fiscale?

Le notizie sono buone. Per la previdenza integrativa è prevista una tassazione agevolata del 15% per i primi 15 anni. Successivamente la percentuale diminuisce gradualmente fino al 9%. Questo vantaggio può tradursi in una maggiore disponibilità di denaro una volta raggiunta l’età pensionabile.

 

Cosa posso fare per ridurre le tasse sugli investimenti pensionistici?

I PIP offrono sgravi fiscali in base allo scaglione Irpef. Investendo in un PIP è possibile ridurre l’imposta sul reddito in determinate fasce. Questa agevolazione fiscale rappresenta un incentivo per iniziare a investire in modo mirato per la pensione. È come se il governo ti facesse un piccolo regalo per incoraggiarti a risparmiare: accantonando parte del tuo reddito in un PIP, ti considera una persona che risparmia e investe per il futuro. 

 

La pensione integrativa, dunque, è un tassello essenziale per costruire un futuro finanziario solido. Iniziare a pensarci fin da giovani offre numerosi vantaggi, come abbiamo visto. E scegliere strumenti come i fondi pensione consente di mantenere un equilibrio tra rischio e guadagno, con un occhio attento agli aspetti fiscali per massimizzare i rendimenti.